New York, 1917

venerdì 17 giugno 2011

Le vie di Damasco portano alla bufala del web

  Poco tempo fa, la storia di questa giovane blogger non avrebbe potuto che lasciare tristezza: Amina, la blogger lesbica che raccontava sul suo blog, A gay girl in Damascus, la sua difficile vita in Siria; rapita dal governo a causa della sua omosessualità. Tutto falso. La Siria ha ben grossi problemi, ma non quello di Amina.
  E' stato Tom MacMaster a progettare tutto; voglia di popolarità, sostiene. Durante un'intervista al Guardian, prova a giustificare il suo gesto con "autorevoli" riflessioni sulla condizione della donna nei paesi islamici; ora lui si scusa sul blog, ma le reazioni sono veramente tante.
  Tutti i media avevano creduto alla storia di Amina, su internet i commenti erano innumerevoli; tutti di stima ed affetto per il coraggio dimostrato dalla "ragazza".
  Oggi si può leggere "vergogna" accompagnato da altri aggettivi ben poco carini rivolti verso la vera identità di Anima.
  Della Siria, giustamente, se ne parla tanto ultimamente; lasciamo che chi si diverte pubblicando finti blog non arrivi ad avere la stessa notiziabilità.  

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